Roma, TRILOGIA: forme di lupa nel tempo, 21 aprile 2009

Torna a Roma l'artista americana Kristin Jones con l'iniziativa "TRILOGIA: forme di lupa nel tempo" (consulenza storica di Claudio Parisi Presicce, collaborazione artistica di Francesca Fini, a cura di Gaia Cianfanelli). 

In occasione del 2762° anniversario della nascita di Roma, un progetto artistico composto da tre diversi momenti (19-21 aprile 2009), viene presentato per celebrare le origini della Città Eterna e della sua icona: la Lupa. Tutte le immagini sono state ottenute da un lavoro di ricerca durato tre anni in cui sono stati presi in esame oltre venti secoli di raffigurazioni. Trilogia è, quindi, l'evoluzione dell'immagine della lupa come forma del tempo.

Il progetto si articola in tre parti connesse tra loro: una mostra di dodici stampe, una serata di inaugurazione con proiezioni di animazioni e un'istallazione lungo il muraglione del Tevere. La serie degli eventi unisce il passato con il presente e la leggenda con ciò che ci è arrivato attraverso l'Arte, e vuole riportare alla luce la mitica creatura. Fedelmente riprodotte da figure storiche sia bidimensionali sia tridimensionali, provenienti da luoghi anche molto lontani tra loro, le lupe, con analogo linguaggio visuale, emergono distillate graficamente nel classico nero, drammatizzando la loro grande diversità di forme.

I. Installazione - Ponte Sisto e Muraglione del Tevere

Una serie di dettagliate silhouettes delle iconiche figure della lupa attraversa Ponte Sisto in una processione che si ritrova anche sul sottostante muraglione. Il lavoro è costituito da una selezione di più di quaranta forme diverse, riprese dagli ottanta disegni ricavati da oltre trecento immagine storiche.

II. Mostra - Musei Capitolini, Sala della Lupa

Dodici disegni della figura della lupa tracciano un percorso visivo dal V sec. a.C. Le immagini sono state create appositamente per essere esposte nella Sala della Lupa dei Musei Capitolini.

III. Animazioni - Facciata del Palazzo dei Conservatori

Cinque lupe luminose, delle dodici stampe in mostra, si animano sulla facciata del Palazzo dei Conservatori, accompagnate dalle composizioni Non spazio, non tempo di Eugenio Giordani e Glissandi e Invarianti di David Monacchi. Accuratamente ricavate da più di duemila anni di sorgenti storiche, le figure sono state animate secondo i metodi tradizionali su ispirazione di Kristin Jones in collaborazione con gli animatori Jee Hyun Yoo e Ji Hyun Song. Le creature leggendarie si risvegliano dalle loro fonti storiche e prendono vita per l'anniversario della nascita di Roma. In anteprima internazionale, l'evento ospiterà anche l'animazioneIntermezzo degli artisti neozelandesi Daniel K. Brown e Erika Kruger, accompagnata dalla composizione Aria Selene coeli-rosa, da Intero, di Walter Branchi.

La curatrice della mostra, Gaia Cianfanelli, afferma nel catalogo: "la figura della lupa, rappresentazione narrativa dai molteplici significati e custode dell'intero racconto della fondazione di Roma, è stata per molto tempo soggetto di studio dell'artista Kristin Jones che con strumenti e linguaggi artistici differenti ne ha svelato ed attualizzato le diverse forme. Ottanta figure della lupa sono state estrapolate da reperti di epoche differenti, provenienti da più di trecento immagini appartenenti all'Archivio dei Musei Capitolini e con un linguaggio pittografico essenziale ne sono stati ricavati ottanta disegni. Come se fossero state ritagliate, da statue, are, monete ed arazzi, le lupe di Kristin Jones rimangono defeli formalmente all'immagine originaria e riportate alla luce, isolate dalle altre figure ad esse vicine, sono rivelate nella loro semplice forma".

E il direttore dei Musei Capitolini dice delle figure della lupa che "il soggetto non è più lo stesso, lo sguardo coglie il valore semantico dei segni e delle forme plastiche, e siamo introdotti in una pluralità di atteggiamenti della lupa, che può essere letta in molti modi: talvolta l'animale è una belva feroce, talaltra esprime sicumera verso lo spazio circostante; a volte prevale l'aspetto materno e protettivo, in altri casi la lupa ha forme ridotte rispetto ai due gemelli, che appaiono come giganti".

Lascia il segno ha documentato l'installazione Installazione presso Ponte Sisto e il Muraglione del Tevere.