Trani, 13-14 dicembre 2008

Un magico Natale

recensione e reportage fotografico di Giuseppe Carli

Di solito siamo abituati ad immaginare e vedere il Natale lungo le strade delle nostre città con negozi dalle vetrine ricchissime, alberelli piantati in ogni dove, palle di natale che fioriscono anche laddove non servono, luci e lucine che decorano balconi, portali, interi palazzi, da quelli pubblici a quelli privati. Ma chi si occupa del cemento in periferia? ...chi addobba davvero la nostra città?
Ebbene chi se non gli Angeli? Perché posso dire che in questo 13 e 14 di dicembre, nel corso della Convention "Santo Natale Graffiti", ne ho conosciuto qualcuno...

Questi “Angeli” sono entità umane dai dati anagrafici sconosciuti, ne possiamo sapere solo le tag, nulla di più. Appaiono come gente normale tranne che per i vestiti alle volte trasandati, ma sono esattamente come noi: due occhi, due orecchie, un naso....un cervello, sono equipaggiati di una scala, di un secchio e del loro magico zainetto, all'interno del quale un mondo di colori si muove e risuona a ogni loro passo. Loro arrivano, nel silenzio più religioso, guardano il muro, abbandonato da tutti, posano il loro zainetto e iniziano a volare intorno a quella parete come api davanti al nettare, e con le loro bombolette partoriscono immagini alle volte comprensibili, alle volte no, che parlano del loro mondo comunicandoci messaggi sempre più nuovi e sempre più profondi.

In questi due giorni questi Angeli si sono occupati di descriverci il Natale proprio con i loro occhi e ne sono venuti fuori pezzi straordinari, dal gusto apolitico e critico, e non dobbiamo stupirci se vediamo un bue e un asinello che anziché riscaldare il divino neonato, lo posano in una culla e si preoccupano di sfidarsi alla PlayStation, oppure trovare un ritratto del Gesù bambino che dorme tra due mani adulte e grandi, beatamente, ma già è incoronato da spine, portando su di se quel triste destino della croce che sarà la salvezza del mondo. Chissà cosa potrebbero scrivere i teologi su tale immagine.

Così i “writers” ci danno dei messaggi sui quali riflettere e ci regalano una forma d'arte che parla di noi e descrive i nostri tempi. Non sono degli artisti di strada, sono gli artisti della strada che ci offrono quell’esplosione di colore di immagini in angoli nascosti o di solo passaggio delle nostre città, che troppo spesso sono dimenticati da chi dovrebbe realmente occuparsene. Questi Angeli attivi non solo a Natale ma tutto l’anno sono costretti a relegare il proprio operato in un tempo ristretto per sfuggire a quella legge che li condanna come imbrattatori, mescolandoli a quei piccoli “Demoni” che sporcano i monumenti con scritte, parole poco artistiche e molto troglodite, che gli Angeli stessi combattono perché difendono l’arte monumentale e il loro stesso operato e non ci stanno ad esser confusi con questi Angeli Neri che con la bomboletta sanno solo fare orrende colature.

In conclusione credo che sia nostro dovere di cittadini saper ben distinguere cos’è arte e cos’è sporco, cercando di sponsorizzare il bello, ciò che ci dà colore dove prima c’era cemento, scuro e grigio, riconoscendo questo servizio che ci viene offerto a titolo esclusivamente gratuito, perché va detto: tutti quei colori non sono manna dal cielo, quelle creazioni fantastiche hanno un costo e non così tanto basso. Allora chiedo a tutti e anche a me, quando siamo in giro per le nostre strade a piedi, in auto, in treno dobbiamo davvero trattare queste opere come anime infernali “…non ti curar di loro ma guarda e passa…”? Credo sia il caso che noi tutti facciamo una scelta…